tradimenti
Io e il professore (storia vera)

12.03.2021 |
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"Lo misi in evidente difficoltà e senza dire una parola in più misi mettendo la penna nel tavolo presi la sua mano e la strinsi e dopo un altro sorriso e aver..."
Il professoreQuando è successo la prima volta avevo 17 anni, andavo al liceo e non avevo grossi problemi tranne che in italiano e filosofia in cui avevo un professore severo ed ero stata già rimandata l'anno prima. Era famoso per esigere molto e per un altra cosa: aveva un pacco che faceva invidia a ogni compagno maschio e attirava le fantasie di noi ragazze. Era sulla cinquantina all'epoca e aveva l'aria del classico professore con i baffi. Io invece la classica ragazza moretta con gli occhiali tondi, i capelli a caschetto medio-lunghi e un corpo magro ma non troppo. Ero fidanzata con ..., un ragazzo della classe vicino alla nostra che conoscevo da tempo.
Starete pensando che ho provato a fargli un qualche servizio per recuperare le materie ma non è andata così. Si era creato un rapporto che andava oltre.
Egli per arrotondare faceva ripetizioni a studenti della sua classe e non, e frequentarle agli occhi dei miei genitori poteva essere un valido motivo per superare l'anno nonostante la media bassa.
Fu così che verso aprile iniziai ad andare da lui una volta a settimana il venerdì un ora dopo il suono dell'ultima campanella per lezioni private di filosofia.
Io me non era mai piaciuto fisicamente però non potevo non notare il suo grosso pacco, che seduta vicino a lui sembrava ancora più grande.
Lui era un vero uomo d'altri tempi e non ci avrebbe mai provato con me ma la terza lezione che fecimo, essendosi creato un rapporto già più confidenziale in un momento di pausa iniziammo a parlare del più e del meno e poco prima che ricominciassi a prendere appunti notai un rigonfiamento notevole nella sua patta e arrossii ma nonostante questo feci finta di niente... non potevo aver provocato io questa reazione. Una volta finito come tutte le altre volte tornai a casa ma con una strana sensazione che sentivo in tutto il corpo alla quale pensai anche i giorni dopo; fatto sta che mi lusingava aver avuto una reazione del genere da uno come come il mio professore.
Arrivo venerdì e nonostante lo vedessi a scuola quasi ogni giorno avere un momento con lui mi faceva sentire più importante e andai alla mia lezione con lui.
Iniziammo la lezione ed io mi sentivo già diversa e non riuscivo a non controllare i suoi pantaloni ogni 5 minuti ma non penso se me fosse accorto. Avendomi visto di buon umore e migliorata nella sua materia (perché si mi venne anche voglia di studiare meglio grazie a lui) in un momento di pausa iniziammo a parlare e quando mi fece i complimenti per i progressi capii di essere una fontana li sotto oltre che tutta rossa in viso, e a questa reazione egli mi disse di non essere timida e che è merito mio se sono migliorata, insomma ero al settimo cielo.
Una volta ricominciato facevo fatica a stare ferma e per sbaglio a volte lo sfioravo nelle gambe... cosa successe? Anche questa volta l'effetto si vedeva e io ormai ero andata per lui... ma egli non se me accorse oppure faceva finta di niente, come dicevo era una persona rispettabile e non avrebbe mai preso l'iniziativa con una studente.
Alle lezioni successive a scuola continuavo a pensare a cosa era successo e ormai avevo occhi solo per lui, era diventata una specie di ossessione.
Ero decisa, sapevo che se avessi dovuto fare qualcosa avrei dovuto prendere io l'iniziativa, oppure creare la situazione adatta per farlo impazzire... col mio ragazzo andava tutto bene ma questa era una cosa diversa, e le emozioni che mi faceva provare questa cosa non riuscivo a controllarle.
Arrivò venerdì e questa volta a lezione ci sono andata vestita meglio, un vestito leggermente corto che mostrava le gambe e il giusto trucco. Una volta entrata ricevetti un commento del tipo "ti sei fatta bella per me o vai da qualche parte dopo"? Io arrossendo e ridendo dissi che andavo dal mio ragazzo... ma non sapeva cosa avevo in mente, soprattutto dopo le sue parole...
La lezione iniziò e io ero decisa a testare la sua reazione. Col braccio urtai il suo gomito, e con le gambe le sue, per poi prestargli per sbaglio le scarpe. Lui da vero uomo non si scompose ma io iniziavo a vedere che una reazione c'era lì sotto; questa sta volta volevo andare oltre. Iniziò la solita pausa e lui gestiva la conversazione mentre io rispondevo, io reagivo bene alle cose che diceva e un po' per il mio trucco un po' per le mie risate da ochetta (lo ammetto) vedevo il suo pacco già gonfio iniziare ad alzarsi, con lui bravo a gestire tutto e a fare finta di niente mentre io allo stesso tempo iniziai a bagnarmi; si controllava ma a me questo piaceva ancora di più. Iniziata la lezione avevo solo voglia di stare con lui e non interrompere il nostro momento.
Mentre inizio a spiegarmi io continuai con le mie moine e a cercare il contatto fisico sia con le gambe che con le mani. Io suo pacco sembrava diventare sempre più grosso e io guardavo molto spesso... dopo averlo guardato un paio di volte gli sorrisi e dissi di non aver capito molto bene e mentre cercava di parlare li riconcentrai lì. Lo misi in evidente difficoltà e senza dire una parola in più misi mettendo la penna nel tavolo presi la sua mano e la strinsi e dopo un altro sorriso e aver visto che non la toglieva con l'altra gli accarezzai il petto fino a scendere sempre di più. Lui restò fermo e una volta arrivata dove volevo fece un gemito di piacere senza dire altro. Io iniziai a massaggiaeglielo e una volta che si rese conto di quello che succedeva disse il mio nome; ... ma cosa fai sei sicura? E io ... si prof mi sono fatta bella per lei stia tranquillo.
Una volta dette queste parole si scatenò. Da seduto si slacciò i pantaloni e tirò fuori un cazzo che era mezzo molle era quasi il doppio di quello del mio ragazzo da duro.
La mia reazione fu letteralmente "ohhhh ma è grossissimo" Io ero fuori di me e bagnata come un lago e iniziai subito a massaggiarglielo e vederlo crescere sempre di più per accarezzarglielo con la lingua e farli impazzire. Era contento di vedere come ero sorpresa e questo eccitava entrambi.
Mi prese la faccia e iniziò a baciarmi con la lingua mentre io gli massaggiavo ancora le palle. Ormai eravamo mezzi nudi e io gli sono saltata in braccio; Mi tenne stretta a se e il suo cazzone era diventato grossissimo e lungo ed io ci ero seduta sopra tutta bagnata. Dopo esserci baciati a lungo mi mise in ginocchio davanti a lui e si fece leccare quelle grosse palle una ad una e quando era contento li mi prese per i capelli, mi tolse gli occhiali e iniziò a mettermelo in bocca e in gola. Dopo averlo fatto una volta mi chiese se poteva continuare e io grondante come non mai gli dissi che poteva farmi quello che voleva.
Dopo averlo fatto godere un po' ci spogliammo nudi e iniziamo a baciarci come una giovane coppia piena di passione, a me lui faceva impazzire, nonostante l'età era forte e dotato e mi prese in braccio per baciarmi e farmi sentire protetta.
Io volevo farmi scopare ma non avevo mai visto un cazzo così grande... allo stesso tempo ero troppo bagnata quindi decisi di farlo sedere e mettermi sopra. Una volta sopra di lui mi prese e iniziò a toccarmi il seno e baciarmi il collo finché piano piano non me lo mise dentro rassicurandomi. Una volta entrato iniziò ad entrarmi lentamente e io a cavalcarlo... non lo mise neanche tutto che io già urlavo e stavo per venire, lui lo capì ed essendo io sopra di lui rivolta al suo petto iniziò a baciarmi anche se dovevo urlare ed è lì che non resistetti più avendo un primo orgasmo che avranno sentito tutti i vicini. Mi ripresi un attimo e sempre senza mai smettere di scoparmi aumentò il ritmo e iniziai a godere ancora di più, era fantastico, oltre ad essere eccitata perché mi scopava davvero bene lo aveva grossissimo e le sensazioni che provavo mi hanno fatto sentire una vera regina. Lui era instancabile e il suo cazzone mi entrava quasi tutto dentro ed ero bagnata sia io sia tutto il suo divano quindi cambiammo posizione e si mise lui sopra di me. Mi piaceva molto perché potevo guardarlo mentre mi usava per il suo godimento. Io gli dissi più forte e lui aumentò il ritmo fino a prendermi per il collo con una mano e affondare colpi ancora più profondi, altri 5 minuti così e venni una seconda volta mentre lui andava avanti. Non ce la facevo più ed ero stremata ma lo vedevo ancora eccitato... quindi decisi di fargli un pompino
Lui era seduto sul suo trono mentre io in ginocchio con il trucco sbavato pompato dolcemente di lingua; dopo avermi scopato il suo cazzo era ancora più grosso e venoso e io volevo farlo venire. Lo sentivo godere e mi diceva che ero brava e che gli mancava poco ma voleva un ultima cosa. Mi prese i capelli e mi fece la coda per mettermi a pecorina. Io avevo paura che mi sfondasse il culo ma quando iniziò a toccarmi rimasi ferma in posizione facendo versi di godimento... un minuto di palpate e iniziò a scoparmi la figa, io ricominciai a urlare e mi feci trombare per un altra mezz'ora in quella posizione. Verso la fine iniziò ad andare lento e mi chiese dove volevo che venisse e io gli dissi che volevo essere io a farlo venire allora mi rimisi in ginocchio e iniziai a segarlo accarezzandogli le palle con l'altra mano. Capii che c'era quasi quando inizio a godere e a dire il mio nome allora aumentai la velocità; mentre lui già godeva con la voce iniziò a schizzare e subito dopo mi prese i capelli con una mano e io glielo presi in bocca mentre mi riempiva tutta la faccia con grossi getti di sborra... è venuto un sacco ed io ero piena, appena finito di godere aveva il fiatone ed iniziò a coccolarmi i capelli mentre io glielo succhiava ancora lentamente... non volevo perdermi un secondo di quel cazzone...
Ci fu una mezz'ora di coccole e baci molto sporchi mentre ridevamo contenti di quello che avevamo fatto e io giocavo con il suo pisello mezzo duro... mi sentivo una zoccola ma allo stesso tempo una regina ed ero eccitatissima di stare lì con il mio uomo.
Dopo esserci riposati mi lavai il viso e ci rivestimmo. Prima di andare via gli saltai di nuovo in braccio per limonarmelo ancora un po' per salutarlo sapendo di rivederlo a scuola la settimana dopo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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